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lunedì 12 gennaio 2009

Il cerchio delle fate: approfondimenti


MARIA BRUNA FESTA

L’ARTISTA

La ceramista Maria Bruna Festa nasce e cresce artisticamente a Matera. In famiglia sviluppa l'attitudine all'attività manipolative assimilando gesti di antica memoria e nel laboratorio paterno scopre il linguaggio espressivo che oggi interiorizza e manifesta realizzando manufatti tradizionali e contemporanei.
Il periodo formativo a Faenza le ha permesso di affinare le tecniche ceramiche e di confrontarsi con artisti provenienti da tutto il mondo.
Il tradizionale, l'esercizio di stile e la memoria collettiva presente negli oggetti del quotidiano sono il punto di partenza dell’artista per coltivare una visione personale libera da strutture e modelli predefinititi. E’ così che fischietti tradizionali divengono anche lampade, monili o rubano al fuoco imprevedibili sfumature nella tecnica Raku.
Quotidianamente, alla produzione di maioliche e terrecotte di uso ornamentale affianca una personale ricerca di materiali, nuove tecniche sperimentali e forme elementari che oltre ad avere un uso pratico rispecchiano la sua cifra stilistica.


LE SUE OPERE IN MOSTRA



L'argilla come materia sottile, durante le sue fasi di lavorazione cambia forma, dimensione e colore lasciando molti dettagli alla casualità. Ogni trasformazione completata diventa un punto di partenza per una fase successiva.
Come i vasi ed i contenitori che fin dall'antichità accolgono e conservano energie e nutrimenti vitali, così le opere esposte diventano bozzoli che racchiudono vita ed irradiano energia all'esterno, simili ad embrioni di esseri straordinari: le Fate, forze magiche dei quattro elementi. Terra, acqua, aria e fuoco.
Questa è la genesi che caratterizza i manufatti proposti da Maria Bruna assieme alle opere di Lela e Michele nella galleria del Laboratorio Orafo Materia in una dialettica tra linguaggi plastici differenti ma affini, generati da scintille creative, in un altrove che ognuno di noi dimentica di conoscere. Da luoghi sconosciuti di recondita memoria i gesti ritornano, le dita solcano passaggi sulla forma, generando visioni, suggestioni e paesaggi dove i due linguaggi dell’arte orafa e ceramica si inseguono e uniscono pur mantenendo la loro chiara specificità.
La casualità delle iridescenze sulle superfici smaltate e gli imprevedibili cromatismi accentuati da solchi grigi e neri - craquellè -, è affidata alla tecnica Raku che in moti continui di meraviglia suggerisce combinazioni di colori e forme sempre nuove.

Maria Bruna Festa
Via B. Buozzi, 99
Matera
338 1555660
mariabruna.festa@gmail.com
VIDEO DI PRESENTAZIONE SULLA MOSTRA REALIZZATO DA TRM: http://www.trmtv.it/content/view/3310/42/

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