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venerdì 30 dicembre 2011

La mostra-omaggio al Maestro De Donatis di Cutrofiano

L’esposizione “Il Figulo Artista – Vito De Donatis” è stata un omaggio riuscito al maestro salentino scomparso nel 1999. Il titolo della mostra sintetizza bene il percorso umano ed artistico di De Donatis: proveniente da una antica tradizione famigliare di figuli, è stato egli stesso un abile artigiano della terracotta. La sua forte sensibilità artistica lo spinse tuttavia ben oltre l’artigianato figulino: pur essendo a digiuno di studi artistici, Mescu Vitu si dedicò ad una vasta produzione di sculture in terracotta autenticamente popolari e di grande espressività.

L’esposizione, realizzata con il contributo del Comune e della Pro Loco di Cutrofiano, comprendeva alcune centinaia di pezzi tutti appartenenti alla collezione privata della famiglia De Donatis. Variabile la tipologia dei pezzi – si trattava in maggioranza di sculture ceramiche a tutto tondo, ma non mancavano alcuni pannelli con figure in bassorilievo e i fischietti in terracotta. Diversa anche l’epoca di realizzazione e la dimensione delle sculture. Nell’insieme la mostra dava insomma un’idea abbastanza completa e precisa della produzione del maestro De Donatis.

Nella produzione di De Donatis sono a nostro parere ugualmente suggestive e poetiche le figure isolate – raffiguranti spesso pastori o anziani – quanto le complesse ed intricate sculture raffiguranti gruppi famigliari numerosi e uniti da un amore profondo. Così come non è semplice giudicare se siano più espressivi i pezzi baroccamente decorati con una pioggia di uccellini, o le figure essenziali ed affusolate modellate dal Maestro nell’ambito della sua ultima produzione.
Il fascino di questi pezzi è legato fortemente anche alla loro decorazione. Gran parte delle sculture sono infatti ricoperte da vivaci smalti colorati, senza risparmio di sfumature e motivi decorativi intricati.

Bello e suggestivo era anche l’allestimento realizzato presso lo spazio espositivo dell’ex mercato coperto di Cutrofiano. Particolarmente felice l’idea di realizzare una serie di gigantografie raffiguranti un intenso ritratto dell’artista (foto di Beppe Lo Bosco) ed alcuni dei suoi più suggestivi pezzi.

Una ulteriore nota positiva sta nel fatto che la mostra è stata progettata e gestita prevalentemente da un gruppo di giovani di Cutrofiano, tra cui Vito De Donatis, nipote ed omonimo dell’artista. Si tratta di un bel segnale rispetto all’interesse ed all’impegno concreto dei giovani locali per la valorizzazione della città di Cutrofiano e delle sue tradizioni culturali.

Ci auguriamo vivamente che la mostra possa essere solo la prima di una serie di iniziative volte a riscoprire la figura di un grande Maestro della terracotta salentina poco conosciuto quando era in vita ed in parte ancora sottovalutato.





Testo e foto di Massimiliano Trulli

venerdì 16 dicembre 2011

Mostra sul Maestro Vito De Donatis - 18-26 dicembre Cutrofiano

La Pro Loco di Cutrofiano organizza una mostra in onore del Figulo Artista Vito De Donatis. La mostra si terrà dal 18 al 26 di dicembre, presso l’ex mercato coperto.

Il 18 alle ore 19 inaugurazione della mostra, all'interno della quale si potranno ammirare le opere dell’artista, con la presenza del Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, il sindaco di Cutrofiano Oriele Rolli, il sovraintendente alle belle arti Dott. Giovanni Giangreco ed altri ospiti.

Durante la settimana si alterneranno le dimostrazioni di lavorazione al tornio e di decorazione. Nel giorno di Natale alle ore 19 una nuova conferenza dedicata ai più piccoli e alle famiglie, e a conclusione di essa dei regali per i bambini partecipanti.

Nota biografica

Vito De Donatis nasce a Cutrofiano il 7 Ottobre 1923, terzo dei nove figli di Salvatore. Maestro figulo di una stirpe di famiglie di codimari sin dal 1600.
Già da bambino lavora nella bottega del padre. Sicchè l’arte tradizionale della famiglia, che gli entra nel sangue ancor prima della breve scolarità, diventa, col passar degli anni, motivo e senso di vita. Alla fine degli anni ‘50 con l’arrivo della plastica il settore della terracotta vive un periodo di crisi.
Egli abbandonò così la produzione di oggetti legati all’uso quotidiano e reintrodusse la produzione dei fischietti. L’aspetto più interessante dell’operato di Vito si basa soprattutto sulla produzione di caratteristiche sculture dal sapore naif fatte di soggetti modellati a mano rappresentanti abbracci di coppie innamorate circondate da uccelli, teneri quadretti familiari. Tali opere traggono ispirazione dal forte legame verso la sua terra, il suo lavoro e soprattutto la sua famiglia. I "pupi" hanno permesso a “Mesciu Vitu” di essere conosciuto in Italia, e non solo, come il FIGULO ARTISTA.
Mastro Vito si spegne in Cutrofiano il 13 Agosto 1999.

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