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sabato 21 aprile 2007

Biennale Internazionale del Fischietto in terracotta - Roana




Domenica 22 aprile presso la Sala Consiliare del Municipio di Roana in località Canove, parte l'8^ Biennale del Fischietto in Terracotta.



La consegna dei premi aprirà la tradizionale “Sagra dei Cuchi” di Canove che si svolge da secoli nei giorni di San Marco, patrono della frazione roanese.

A partecipare al concorso ci sono oltre 115 artisti del fischietto di terracotta provenienti da vari paesi del mondo. Nella tradizione, il fischietto di terracotta era un simbolo di primavera, come il canto del cuculo, quindi anche di fecondità e abbondanza. Anticamente il cuco era regalato dai ragazzi altopianesi alle ragazze amate come pegno d’amore. La ragazza poi, se l’amore era reciproco, ricambiava regalando al ragazzo un uovo colorato con erbe nel giorno delle Rogazioni, che si svolgevano durante la festa dell’Ascensione



da http://www.altopiano7comuni.it

ROANA TERRA DI CUCHI

Nata per rivalutare l’antica arte dei ‘maestri cucari’, la manifestazione prevede due momenti culminanti: il concorso per il miglior cuco (quasi duecento i partecipanti e oltre 600 le opere) e la mostra che si terrà dal 22 aprile al 20 maggio nelle sale del palazzo municipale del piccolo comune vicentino. Successivamente, dal 1 giugno al 30 settembre, l’esposizione si sposterà nella vicina località di Cesuna negli spazi del Museo dei Cuchi.

Di origine antichissime e diffusi in tutto il mondo, questi strumenti a fiato fanno parte della cultura dell’Altopiano di Asiago e sono diventati nel tempo simbolo della primavera, quindi di rinascita e abbondanza, dal suono tipico che ricorda il canto del cuculo. Essi appartengono a una radicata tradizione legata al 25 aprile, festa di San Marco e giorno in cui i ragazzi altopianesi ne facevano dono alle ragazze amate quale pegno d’amore. E se questi era corrisposto, la ragazza ricambiava nel giorno delle Rogazioni, durante la festa dell’Ascensione, regalando un uovo sodo colorato con erbe.

Tradizione a parte, i cuchi all'inizio raffiguravano piccoli uccelli, soprattutto galli, e potevano avere un serbatoio d'acqua per ottenere un suono più dolce e modulato. Oggi, diventati oggetti d’arte, tanto che a loro è dedicato appunto il Museo di Cesuna (Vi), assumono le forme più fantasiose e colorate: animali, personaggi, oggetti della vita quotidiana. Una Biennale imperdibile, dunque, per ammirare tutti insieme questi piccoli capolavori provenienti da ogni parte del mondo e nati dalla forza creativa e da abili mani pazienti.

da: www.veneto.to

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