La prima mostra-concorso dei fischietti di terracotta ha avuto un successo superiore alle aspettative soprattutto tra i bambini che sotto la guida di Rossano Cavallai, ideatore dell'evento, hanno imparato a modellare l'argilla, segno questo che anche nell'era dei computer c'è ancora spazio per i divertimenti più semplici e ancestrali profondamente legati con il territorio.
"Manipolare la terra in modo tale da farla fischiare diventa per i bambini un fatto magico, la scoperta di un segreto, e in questo gioco poco importa la forma che ha assunto l'oggetto o l'opera compiuta", leggiamo nell'introduzione del catalogo della mostra. Una manifestazione che speriamo continui, non inventata di sana pianta, ma un ritorno allo origini.
"Manipolare la terra in modo tale da farla fischiare diventa per i bambini un fatto magico, la scoperta di un segreto, e in questo gioco poco importa la forma che ha assunto l'oggetto o l'opera compiuta", leggiamo nell'introduzione del catalogo della mostra. Una manifestazione che speriamo continui, non inventata di sana pianta, ma un ritorno allo origini.
Un oggetto che ci arriva dalla notte dei tempi e che prima di essere passatempo per i bambini ha avuto molteplici significati: utilizzato per proteggere dagli spiriti, per accompagnare i defunti e simbolo propiziatorio nei matrimoni.
La Puglia è la regione forse che più ha conservato l'antica tradizione e Rutigliano è diventata un po' la capitale. In Sicilia è a Caltagirone, noto centro di produzione di ceramiche, che si possono incontrare i migliori artigiani. Ma anche il Veneto ha ancora una forte tradizione di "cucari" Sull'altipiano di Asiago a Canove ogni anno si tiene una grande fiera dei "cuchi" (cuculi come sono chiamati i fischietti) mentre a Cesura un museo è dedicato esclusivamente alla terracotta che suona. Anche il Piemonte però non ha dimenticato suoi fischietti, non solo a Pertusio ma anche a Ronco Biellese e a Moncalieri dove la tradizionale "Fera dij subijet" è ancora attiva e vitale.
Se un tempo i lavori erano molto semplici e si limitavano a poche figure zoomorfe (come galletti e cuculi) i fischietti si sono trasformati in vere e proprie opere d'arte con cui si sono cimentati anche illustri artisti. E gli oltre quaranta concorrenti provenienti da tutta Italia che si sono cimentati alla Fiera ne hanno dato una dimostrazione.
testo di Aldo Molino
dal sito: http://www.regione.piemonte.it/parchi/
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