In parecchi comuni della Basilicata (Atella, Nemoli, Rionero in Vulture, Abriola, Forenza, Montescaglioso, ed altri) nel periodo antecedente la Pasqua, per antica tradizione vi sono manifestazioni che coinvolgono tutti gli abitanti. Le manifestazioni sono antiche, come quella di Barile che si ripete da almeno 400 anni, rimandano alla Via Crucis del Venerdì Santo. Le rappresentazioni anticamente mostravano scene di pianto e di disperazione, ed anche scene cruenti in cui ci si batteva la schiena o i fianchi con pietre o il cilicio fino a sanguinare, come a voler chiedere perdono pubblicamente, ma ben incappucciati. Oggi le Settimane Sante della Basilicata hanno perso l'aspetto così cruento ma sono ugualmente eventi spettacolari, dal forte contenuto simbolico religioso ma anche paganeggiante, proprio per la miscela di personaggi realmente esistiti al tempo di Cristo e quelli creati dall'immaginazione popolare: le scene che si snodano tra le ali del pubblico in preghiera sono proposte da giovani che entrano così bene nella parte tanto da riuscire a rendere l'idea di sofferenza, di alterigia o di pietò a seconda del personaggio.
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